REFLUWARD GUSTO MENTA 20 BUSTINE DA 10 ML
Integratore alimentare indicato in caso di reflusso gastroesofageo (condizione in cui il contenuto gastrointestinale risale in esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido), gastrite (infiammazione del rivestimento interno dello stomaco), dispepsia (cattiva digestione).
L’apparato digerente è l’insieme degli organi e delle strutture deputate all’assunzione, all’elaborazione e all’assorbimento dei cibi e all’eliminazione delle parti di cibo non digerite (residui).
È costituito da una serie di organi cavi e dalle ghiandole annesse: inizia con la bocca e continua con la faringe, l’esofago, lo stomaco, l’intestino tenue, l’intestino crasso (cieco, colon, retto) e termina con l’ano; lungo il suo percorso, inoltre, si accompagna alle ghiandole salivari, al fegato, alla cistifellea ed al pancreas.
Stomaco:
Organo finalizzato alla digestione degli alimenti. Collegato superiormente all’esofago e inferiormente al duodeno (primo tratto dell’intestino tenue), la funzione è quella di produrre sostanze utili alla digestione, acido cloridrico e pepsina (enzima per la digestione delle proteine). Anatomicamente è suddiviso in cardias o sfintere esofageo (ingresso), fondo (parte alta), corpo (parte centrale), piloro o antro pilorico (uscita). Lo sfintere esofageo, regola l’accesso del cibo proveniente dall’esofago e ne impedisce il reflusso (risalita nell’esofago), mentre lo sfintere pilorico, regola lo sbocco del cibo nell’intestino tenue.
Difesa dello stomaco:
Perché le pepsine non attaccano anche le proteine delle cellule dello stomaco? Per fortuna lo stomaco si difende da solo: la sua parete produce un muco che la protegge e la lubrifica, e una sostanza, il bicarbonato, che neutralizzando localmente l’acido cloridrico impedisce alle proteasi di agire; infatti le proteasi si attivano in ambiente acido, la presenza del bicarbonato che è una base, ne impedisce l’attivazione.
Quando c’è bruciore o acidità di stomaco significa che è stato prodotto acido in eccesso che ‘infastidisce’ le cellule dello stomaco. In certe condizioni però la neutralizzazione dell’acido cloridrico non funziona alla perfezione. Allora l’eccesso di acidità presente nello stomaco o nel duodeno può provocare nella parete di questi organi una lesione che non guarisce spontaneamente (ulcera).
Reflusso gastro esofageo:
La Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo (MRGE o GERD) è una condizione in cui il contenuto gastrointestinale risale in esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.
Sintomi:
I sintomi tipici della malattia sono:
Bruciore dietro lo sterno (cosiddetta pirosi retrosternale)
Rigurgito acido (ovvero percezione di liquido amaro o acido in bocca)
I sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata, oppure in modo intermittente. Ad esempio, il reflusso può verificarsi al risveglio, dopo i pasti e durante la notte (tipicamente da mezzanotte alle 3 di mattina) o solo in posizione sdraiata e mentre ci si piega in avanti (es. mentre si allacciano le scarpe).
I sintomi “atipici” sono:
Sensazione di nodo alla gola con difficoltà alla deglutizione;
Difficoltà digestive, nausea;
Laringite cronica, tosse, raucedine, abbassamento della voce;
Singhiozzo;
Asma;
Dolore toracico (simile a quello di natura cardiaca);
Otite media;
Insonnia.
A parte i fastidiosi sintomi, il reflusso gastro-esofageo non controllato determina a lungo andare una condizione di irritazione cronica a carico del rivestimento interno dell’esofago (mucosa) causando infiammazione (esofagite) che può essere limitata solo alla parte bassa del viscere fino ad estendersi, nei casi più gravi, a tutto il viscere raggiungendo anche la faringe.
L’esofagite di lunga data, quando non curata, può complicarsi con l’evoluzione in metaplasia; questa condizione, denominata esofago di Barrett, aumenta il rischio di sviluppo dell’adenocarcinoma dell’esofago.
Gastrite:
La gastrite è un’infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dello stomaco che può essere limitato ad una zona oppure diffuso a tutto il viscere (pangastrite). Alla base del meccanismo che provoca la gastrite vi è di solito uno squilibrio tra la quantità di succhi gastrici (che contengono acido cloridrico) secreti in eccesso e la riduzione della produzione di muco protettivo. Ciò determina un continuo attacco dei succhi acidi sulla mucosa gastrica che crea uno stimolo irritativo continuo sulle pareti dell’organo.
Sintomi:
La gastrite si manifesta con sintomi generici:
dolore epigastrico di variabile entità (nella zona alta dell’addome, sotto lo sterno);
digestione lenta (dispepsia);
gonfiore addominale dopo i pasti;
nausea;
vomito.
Dispepsia:
Con il termine dispepsia si fa riferimento ad una condizione sommariamente descritta dal paziente come “cattiva digestione”.
I sintomi tipici della dispepsia si localizzano nella parte superiore dell’addome e comprendono:
bruciori di stomaco;
rigurgito acido;
Eruttazioni;
Alitosi;
dolore alla parte alta dell’addome;
senso di digestione lunga e laboriosa;
intolleranza a grassi, fritti, carne e uova.
Modo d'uso:
Si consiglia l'assunzione di una bustina da 10 ml dopo ciascuno dei due pasti principali o 1 bustina la sera prima di andare a letto. Agitare il contenuto della bustina esercitando una leggera pressione sulle pareti.